Con i suoi quasi duecento anni di storia, il Forte di Fortezza è un luogo speciale della memoria. Ovunque si trovano tracce del passato: disegni, scarabocchi, numeri, segni di conteggio, lettere isolate, simboli sulle pareti scrostate, incisi nei mattoni rossi o scolpiti nella pietra. Come possiamo leggere, comprendere o anche solo interpretare queste tracce? Si tratta in gran parte di testimonianze di ex soldati che trascorsero settimane o mesi tra queste mura, imprimendo su di esse i loro desideri più profondi, immortalando messaggi segreti per noia, paura o nostalgia? Cosa vogliono dirci questi segni?

Su invito del museo Petra Polli e Werner Gasser si sono dedicati assiduamente all’argomento Tracce e ora presentano, nella mostra speciale intitolata Tracce della memoria, le opere che hanno realizzato ispirandosi a questo tema, accanto ad altri lavori già esistenti che gli artisti reinterpretano nel contesto del forte.