Inaugurazione

30 novembre, ore 18

Arte d’Avvento al Forte di Fortezza
Un percorso artistico giocoso e fuori dagli schemi per riflettere sul Natale e la sua commercializzazione, realizzato da sei artiste e artisti. Lo propone dal 30 novembre il Forte di Fortezza.

A breve sei artiste e artisti altoatesini popoleranno i cortili interni del Museo provinciale Forte di Fortezza con installazioni artistiche sul tema del Natale, creando così un’originale atmosfera. Senza indulgere al kitsch natalizio tinto di sentimentalismo e con uno sguardo critico sull’integrità morale e la crescente commercializzazione della festa del Natale, Elisa Grezzani, Ruth Gamper, Hartwig Thaler, Matthias Schönweger, Jörg Zemmler e Peter Verwunderlich trasformeranno i cortili del Forte in un percorso artistico meditativo e al tempo stesso giocoso e fuori dagli schemi. L’iniziativa “Arte d’Avvento” sarà inaugurata il prossimo venerdì 30 novembre alle ore 18 al Forte di Fortezza. Per l’occasione, gli artisti presenteranno al pubblico in maniera performativa le loro opere.

La mostra d’arte si potrà visitare fino al 30 dicembre ogni giorno, tranne il lunedì, negli orari di apertura del museo dalle ore 10 alle 16. In gennaio e febbraio il Forte rimarrà chiuso per pausa invernale.

Info: 0472 057209, info@fortezza.info

Die neue Sonderausstellung „Immer auf Draht. Seilbahnen vernetzen“ wurde eröffnet

Immer auf Draht. Seilbahnen vernetzen

20.04.2018 – 21.04.2019

Die Ausstellung zu den technischen Pionierleistungen in der Projekt- und Baugeschichte der Bergbahnen Alt-Tirols wurde am Freitag, 20. April in Anwesenheit von Prominenz aus Politik und Wirtschaft auf der Festung Franzensfeste eröffnet.

Sie ist der dritte und letzte Teil einer Ausstellungsreihe des Kuratoriums für technische Kulturgüter in der Festung Franzensfeste, welche die Direktorin Frau Wittfrida Mitterer kuratiert und gestaltet hat. Die Ausstellung bietet ein umfangreiches Panorama zur Projekt- und Baugeschichte der Bergbahnen Alt-Tirols und zeigt für diesen geografischen Raum und darüber hinaus technikvisionäre Perspektiven in die Gegenwart und Zukunft auf. Sie ist ein Jahr lang und zwar bis 21. April 2019 in der Festung Franzensfeste zu sehen.

Die Aufbruchsstimmung in Wirtschaft, Politik und Kultur der ausklingenden Donaumonarchie prägen die Eisenbahn- und Tourismusgeschichte in Tirol. Die Vernetzung der Region durch die Eisenbahn und die Erschließung der Berge durch die Seilbahnen stellten die maßgeblichen Voraussetzungen für die rasante Entwicklung des Tourismus dar. Die nationale Konfliktsituation im mehrsprachigen Grenzland des südlichen Tirols machten die altösterreichische Bahnlandschaft von Kufstein bis zum Gardasee zu einem heißen Pflaster und spornte zu technischen Pionierleistungen an. Die widrigen topographischen Bedingungen, die Höhenunterschiede und die wilden, noch ungezähmten Wasserressourcen waren Herausforderung und Chance zugleich.

Die Ausstellung „Immer auf Draht. Seilbahnen vernetzen“ gibt Einblick in diese Pionierleistungen und den Technologiewandel im Seilbahnen-Bau im Tiroler Raum und stellt bedeutende Bergbahnen aus den anderen Alpenregionen gegenüber. Die Themen werden in sieben Bereiche zusammengefasst, die von der Herstellung von Seilen und Winden über die ersten Passagier-Schlittenlifte, die weltweit ersten Gondelbahnen in der Region bis hin zu einem Ausblick auf die urbanen Seilbahnen der Gegenwart reichen. Neben informativen Texten und einer umfangreichen Fotodokumentation sind zahlreiche originale Leihgaben ausgestellt, wie die erste Gondel der Kohlerer Seilbahn von 1908 mit den originalen Plänen, die erstmals zu sehen sind, der Schlittenlift der Familie Griesser des Hotels Panorama auf der Seiser Alm, der Marmorschlitten aus Laas, die Verseilungsanlage des Josef Obkircher aus Matrei in Osttirol, die Originalstütze mit Rollenbatterie des Schikarussells Alta Badia, Modelle der Universität Innsbruck für die Bergstationen Seegrube und Hafelekar bei Innsbruck, eine Gondel der Muttereralm Bahn von Georg Saischeck, u.a.

Unter den zahlreichen Eröffnungsrednern äußerte sich Florian Mussner, Landesrat für Museen und Mobilität mit lobenden Worten zur Ausstellung und betonte, wie wichtig die Verknüpfung zwischen der technischen Entwicklung und Pionierarbeit in Südtirol mit der Wirtschaft verbunden sei. Markus Pitscheider, Direktor vom Amt für Seilbahnen erklärte, dass Südtirol über eine bemerkenswerte Kapazität an Seilbahnen verfügt, mit welcher die gesamte Bevölkerung des Landes in einer Stunde auf die Berge transportiert werden könnte. Herr Helmut Sartori, Präsident des Verbands der Seilbahnunternehmer Südtirols schloss sich den Worten des Landesrates an und unterstrich die wirtschaftliche Bedeutung besonders für den ländlichen Raum, da sehr viele Bauern im Nebenerwerb auch Mitarbeiter bei den Liftbetrieben sind. Dadurch ist der Anreiz groß genug, den Hof zu betreiben und auch die Wiesen zu pflegen, was wiederum zu einer Aufwertung der Berglandschaft führt. Susanne Griesser Rabanser erzählte die Geschichte des ersten Schlittenlifts auf der Seiser Alm, den ihr Vater Walter Griesser vor genau 80 Jahren als Pionier und einer der bedeutenden Liftbetreiber errichtet hatte.

Im Anschluss an die Eröffnungsreden führte Wittfrida Mitterer vom Kuratorium für technische Kulturgüter durch die Ausstellung und erläuterte die Besonderheiten.

Begleitend zur Ausstellung läuft der Schülerwettbewerb „Kennst du deine Heimat“.

Die Ausstellung des Kuratoriums für technische Kulturgüter ist in Zusammenarbeit mit dem Amt für Seilbahnen und der Festung Franzensfeste und mit Unterstützung von diversen Sponsoren aus der Seilbahnbranche realisiert worden.

Inaugurata mostra “Sempre sulle corde. Le funivie connettono”

È dedicata alle imprese pionieristiche nella storia e nella progettazione degli impianti a fune nel Tirolo storico la mostra temporanea “Sempre sulle corde. Le funivie connettono”, inaugurata il 20 aprile 2018 al Forte di Fortezza.

Un’ampia panoramica sulla storia della progettazione e della costruzione delle funivie di montagna nel Tirolo storico, oltre che l’illustrazione di prospettive tecniche visionarie per il presente e il futuro. Curata e allestita da Wittfrida Mitterer, direttrice del Curatorium per i beni tecnici culturali, la mostra “Sempre sulle corde. Le funivie connettono” è stata inaugurata ieri 20 aprile 2018 al Forte di Fortezza alla presenza di un numeroso pubblico e di molte personalità di spicco della politica e dell’economia altoatesine, trentine e tirolesi. La mostra, aperta al pubblico fino al 21 aprile 2019, è la terza e ultima parte di un ciclo dedicato dal Curatorium alle realizzazioni tecniche pionieristiche nell’area del Tirolo storico.

Una regione, quella del Tirolo storico, nella quale lo slancio innovativo che connotò l’economia, la politica e la cultura sul finire della monarchia asburgica diede impulso anche allo sviluppo dei collegamenti – tramite ferrovia e, in montagna, tramite funivie – e conseguentemente del turismo. Il braccio di ferro fra la politica ferroviaria di Vienna, la concorrenza con la Svizzera, la situazione conflittuale fra le varie nazionalità nella zona plurilingue di confine del Tirolo meridionale resero il panorama ferroviario fra Kufstein e il Lago di Garda un terreno scottante, ma spinsero altresì a soluzioni tecniche d’avanguardia. Anche la topografia svantaggiosa del luogo, i dislivelli del terreno e le risorse idriche non ancora ben sfruttate furono contemporaneamente una sfida e un’opportunità in questo senso. La mostra “Sempre sulle corde. Le funivie connettono” offre uno sguardo su tali soluzioni pionieristiche e sulle trasformazioni tecnologiche nella realizzazione delle funivie tirolesi, mettendole a confronto con impianti significativi di altre regioni alpine.

Disposti in sette casematte del Forte, i temi presentati nel percorso espositivo vanno dalla produzione di funi e verricelli per i primi impianti di risalita per le slitte, alle prime ovovie al mondo, realizzate in regione, a una panoramica sulle funivie urbane dei nostri giorni. Accanto ai testi illustrativi e a un’ampia documentazione fotografica, sono esposti numerosi prestiti originali, fra cui la prima cabina della funivia del Colle del 1908 con il progetto originale, esposto per la prima volta, la slittovia della famiglia Griesser dell’Hotel Panorama all’Alpe di Siusi, la slitta di marmo di Lasa, l’impianto a fune di Josef Obkircher di Matrei nel Tirolo orientale, i piloni originali e le rulliere del carosello sciistico Alta Badia, modelli dell’Università di Innsbruck per le stazioni a monte di Seegrube e di Hafelekar, una cabina della cabinovia della Muttereralm di Georg Saischeck, e altro. Alla mostra è anche abbinato il concorso per le scuole “Conosci la tua provincia”.

“La mostra illustra chiaramente l’importanza che ebbe, in Alto Adige, il collegamento tra lo sviluppo tecnico e il lavoro pionieristico e l’economia,” ha sottolineato in occasione dell’inaugurazione di ieri l’assessore provinciale ai Musei e alla Mobilità Florian Mussner, mentre il direttore dell’Ufficio provinciale Funivie Markus Pitscheider ha spiegato che “la provincia di Bolzano dispone di una ragguardevole capacità in termini di funivie, grazie alla quale sarebbe possibile trasportare in montagna in una sola ora l’intera popolazione residente”. “Gli impianti a fune in Alto Adige hanno una rilevanza economica anche per l’agricoltura,” ha aggiunto il presidente dell’Associazione esercenti funiviari altoatesini Helmut Sartori, “in quanto molti contadini, come attività secondaria, lavorano negli impianti di risalita”. Susanne Griesser Rabanser ha infine rievocato con la sua testimonianza la storia della slittovia dell’Alpe di Siusi, una delle opere pionieristiche nel campo degli impianti a fune, realizzata esattamente 80 anni fa da suo padre Walter Griesser.

La mostra del Curatorium per i beni tecnici culturali è stata realizzata in collaborazione con l’ufficio Funivie della Provincia Autonoma di Bolzano, il Museo Provinciale Forte di Fortezza e con il sostegno di sponsor del settore funiviario.

 

Forme inquiete

30 settembre 2017

Dove si colloca oggi il territorio dell’arco alpino nell’ambito del discorso internazionale? Vi sono potenziali insiti al plurilinguismo locale che rimangono ancora latenti? Come possiamo distogliere l’attenzione dalle differenze e rivolgerla alla possibilità che la lingua offre di creare uno spazio comune?

 

Performative Walk: Ore 10.30 e 13.30
Due passeggiate performative introducono alla traduzione corporeo-linguistica delle opere d’arte attraverso la mostra a Fortezza.
Voci e corpo toccano le opere con associazioni libere, lievi e radicali. Regia: Franziska Guggenbichler-Beck. Performance: Fritz Faust.

Simposio: Ore 15.00, Pulvermagazin
„Forme inquiete“ è dedicato alle diverse lingue parlate in Alto Adige di cui vuole indagare i meccanismi e le modalità di scrittura, pensiero e traduzione. Il simposio vuole esplorare le possibilità artistiche e letterarie della traduzione e la pratica del plurilinguismo attraverso conferenze, letture e presentazioni di progetti.

Reading: SAAV ore 17.30, Pulvermagazin
Più di venti autori e autrici altoatesini aprono un panorama letterario fino al presunto orizzonte ed oltre.

Festa e finissage: ore 19.00 – 22.30 37er Haus
Buffet e Nachtcafé con Italian Contemporary Folk.